Il contenuto è sovrano, un concetto interessante rimane tale anche se espresso male … tutto vero, ma la forma fa la differenza!
Investiamo molto, e giustamente, sulla nostra immagine: abbigliamento, automobile, palestra, capelli, abbronzatura, gadget tecnologici, insegna e arredamento dell’ufficio …
Ma sul web, dove buona parte della comunicazione avviene attraverso la scrittura, tutto questo non conta: su siti e social network le parole scritte sono il nostro vestito, la nostra automobile, il nostro biglietto da visita. Un testo scritto bene trasmette immediatamente serietà, affidabilità, preparazione, competenza e cura del dettaglio.
La cosa vi preoccupa?
Niente paura, esiste un trucco per aiutarci a scrivere meglio: l’ortografia, insieme di regole semplici che abbiamo imparato alle elementari ma che il tempo e la vita ci hanno fatto dimenticare.
Ricordiamone alcune, spesso bistrattate nei testi che si leggono sul web.
La spaziatura: parola punto spazio, parola virgola spazio, aperta parentesi parola chiusa parentesi spazio.
L’apostrofo: un po’ (troncatura di poco) si scrive con l’apostrofo e non pò con l’accento, come spesso si vede in giro – forse per distinguerlo dal fiume…
Gli accenti: perché, finché, poiché hanno la e stretta e si scrivono con l’accento acuto. Cioè, c’è e caffè si pronunciano con la e larga e quindi ci va (verbo andare, nessuna possibilità di equivoco, senza accento, come sta…) l’accento grave.
Le parole in inglese: quando le usate al plurale nei testi in italiano non serve metterci la esse.
E lo stampatello maiuscolo … usatelo con moderazione, nel web equivale a urlare, ma questa è netiquette e non ortografia!
Infine alcuni consigli: evitate burocratismi del tipo Vostro Vi e Voi scritti ripetutamente con la v maiuscola (nel web troppa ossequiosità puzza di truffa), nella firma prima il nome e poi il cognome e quando non ricordate come si scrive una parola controllate, basta cercarla nel motore di ricerca.